lunedì 15 ottobre 2012

Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia - il libro

Vivere con 500 euro al mese

nonostante Equitalia

la normale vita quotidiana così come dovrebbe essere

Finalmente il libro nato da questo blog! :-)

autore: Mario Stallone
editore: Mary J. Stallone

Vi voglio dimostrare come con un po' di umiltà, di fantasia e di buon senso si possa vivere in questa caotica società, senza possedere grandi stipendi e perfino con Equitalia alle calcagna.
Credetemi: è possibile, ed è bellissimo!

(Editing by Mary J. Stallone.)

mercoledì 13 maggio 2009

Vivere con 500 euro al mese e un quinto dello stipendio pignorato da Equitalia.

La vita moderna ci spinge sempre più spesso a desiderare e ottenere cose in più, superflue, spesso inutili. Di tutte queste ce ne serviranno sì e no il 20%. Giusto?
Sono una persona media che si avvicina alla mezza età, ho un lavoro part-time da 500 euro, vivo da solo con due gatti e un fratello scroccone. Ho un affitto di 350 euro mensili da versare puntuale, pago le bollette e sfamo i miei gatti. É doveroso premettere che il mio lavoro mi consente di pranzare fuori casa senza spese, però la sera mangio a casa.
Vi sembrerà impossibile vivere con questo tenore di vita però è ciò che succede da dieci anni. A fine mese riesco anche a mettere da parte una cinquantina di euro. Ogni tanto mi levo qualche sfizio senza andare oltre il mio budget. Vi sto scrivendo con un portatile da 390 euro, pagato in contanti mettendo da parte 30 euro al mese.
Non è impossibile, basta entrare nella logica del mio sistema. Elenchiamo le spese che per me sono superflue. Partiamo dall'automobile:
qualsiasi auto implica una spesa media di 400 euro al mese. Prima che vi scandalizziate, ragioniamo. Oltre alla rata e alla spesa per il carburante, aggiungiamo tutte le spese di mantenimento, l'assicurazione, il bollo, la manutenzione, le gomme ed eventuali riparazioni. Oltre a questo sicuramente non vi asterrete dalla pulizia della vostra bella automobilina, vero? Esatto. Come minimo, se andate ai lavaggi automatici, vi serviranno otto o dieci gettoni da 50 centesimi l'uno, almeno una volta a settimana. A tutto questo sommateci le sicure multe che spesso vi capiterà di trovare sul parabrezza.
Io ho eliminato l'automobile dalla mia vita, ed è come se ora guadagnassi 400 euro in più al mese.
Sicuramente penserete: ma che cazzo di vita è senza l'auto?
Certo, all'inizio può pesare la sua mancanza, ma vi garantisco che è facile. Continuiamo…
immagino che buona parte di voi andrà in palestra. Bene, con il mio metodo, ovvero andare al lavoro in bicicletta (nel mio caso 30 Km al giorno in tutto), risparmio sia economicamente che di tempo che sprecherei in palestra, perché la palestra la faccio andando al lavoro. Ovviamente se c'è tempesta mi dovrò arrendere a servirmi di un mezzo pubblico, ma solo se è davvero brutto tempo.
Quindi io quando torno a casa ho già allenato il mio fisico, mi devo solo lavare… se mi va!
La vostra prossima domanda sarà: ma quanto tempo perdi per andare al lavoro in bicicletta?
E io vi rispondo: i 30 Km li faccio, con molta calma, in un'ora e un quarto. Vi sembra tanto? No, non è tanto, perché dovete considerare il tempo che ho risparmiato dal parcheggiare l'auto e al tempo che non ho utilizzato per andare in palestra, oltre alle menate di preparare il borsone con l'accappatoio eccetera.
Una volta andavo anch'io in palestra e mi servivano minimo tre ore per: tornare a casa dopo lavoro, lavarmi, preparare la borsa, riprendere la macchina, fare il traffico, trovare parcheggio, palestrarmi, lavarmi di nuovo, riprendere la macchina, riaffrontare il traffico e ritornare a casa. Lo stress che avrei dovuto sfogare in palestra lo ho prontamente recuperato in strada. A me, tutto questo, è sembrato stupido.
Le persone della mia età che non mi conoscono mi danno non più di venticinque o ventisei anni. Questo perché il mio nuovo stile di vita sano e semplice mi fa star bene sia mentalmente che fisicamente. Ricordate: si comincia a invecchiare velocemente quando si lascia il fisico il balia della sedentarietà e della troppa agiatezza.
Inoltre, cosa molto importante e mai presa in considerazione, andando al lavoro in bicicletta io guadagno ogni giorno un'ora e mezza di vita, che posso dedicare a tutt'altre faccende… dormire o fare l'amore, per dirne un paio.
Ma torniamo ai conti: l'abbonamento in palestra costa mediamente dai 40 agli 80 euro mensili, più l'assicurazione annuale obbligatoria all'iscrizione. Quindi al mio stipendio di 500 euro, aggiungendo i 400 risparmiati dell'auto più i soldi risparmiati della palestra, arriviamo tranquillamente a uno stipendio ipotetico di 960 euro ai quali, però, occorre sottrarre quei 100 euro che la maledetta Equitalia mi sottrae mensilmente a causa di miei errori di gestione della mia precedente attività. Vi immaginate cosa potrei farci con quei 100 euro in più al mese? Tantissimo!
Ci sono tanti altri piccoli accorgimenti che, messi tutti assieme, consentono un risparmio notevole. Per esempio io ho un piccolo orto di otto metri quadrati che mi fornisce tutta la verdura che mi serve e non gli dedico più di due ore il fine settimana. In inverno posso anche farne a meno della verdura perché la consumo sul posto di lavoro. Se non avete la fortuna di possedere un orticello, con un po' d'ingegno potete riuscirci anche sul balcone di casa vostra con una mezza dozzina di quei vasi lunghi e stretti dove di solito ci mettete i gerani. Oppure potreste aiutare un vecchietto con il suo orto e dividerne poi i frutti. Basta volerlo.
É vero, con questo mio stile di vita non mi posso permettere abiti firmati o telefonini dell'ultima generazione, forse non mi riesco a concedere i lussi che per voi sono essenziali, però la mia vita è tranquilla, vivo in modo sano, non ho la ciccia e i miei gatti mi fanno le fusa.

lunedì 11 maggio 2009

La galera

ahahaha la galera!
In Italia la galera è poco meno di una vacanza in albergo, soprattutto per chi non ha molto da perdere e ne accetta il rischio.
Prendete me, per esempio: non ho un lavoro fisso e non ho legami stabili. Cosa mi impedisce di fare qualche colpo? Chi mi impedisce di entrare il sabato sera, verso le 23, in una famosa pizzeria, sparare un colpo in aria e derubare il proprietario dell'intero incasso?
Tanto lui non mi può sparare perché sennò ci passa più guai di me (vedi articolo precedente), quindi sono tranquillo. Corro il rischio, certo, che ci sia una comitiva di poliziotti in borghese a cena, o che passi una pattuglia proprio in quel fottuto momento. E vabè, cosa mi fanno? Mi mettono dentro? Forse mi picchiano, ma poi? Poi sono fuori, gente! Sono fuori!
Vado in galera solo se ho problemi personali e per qualche mese non riesco a pagare le tasse, ecco dov'è che potrei davvero rischiare!
Prendiamo uno straniero, per esempio un rumeno (io lo chiamo rumeno, non romeno, perché da sempre li abbiamo chiamati così e non vedo perché si debba cambiare). In Romania il carcere e la polizia sono davvero duri e lì, se vai dentro, sai perfettamente che ti aspetta un carcere con la "C" maiuscola. Vien da sé che lì, probabilmente, ci pensano un paio di volte in più rispetto che in Italia a combinare cazzate. Immaginiamo questo rumeno che magari ha avuto una vita dura, magari ha fatto guerricciole qua e là, avrà anche subìto il carcere rumeno e via dicendo. A un certo punto riceve una telefonata da un amico in Italia che gli dice "Vieni qui che è un paradiso! Andiamo a rubare i giorni pari e ci ubriachiamo con le donne che stupriamo i giorni dispari, tanto non ci fanno niente!"
Cosa credete che faccia il nostro amico rumeno? Esatto: prende e parte. Arriva in Italia e può fare esattamente quello che gli aveva promesso il suo amico.
Ammesso che per qualche strano miracolo questi due bastardi riescano a metterli in carcere... ahahaha... ma vi rendete conto che per quello che sono abituati a fare e subire in Romania, nelle nostre carceri è come se si trovassero in un centro benessere? E' quanto meno ovvio che chiunque nelle loro condizioni accetti senza troppi dubbi di correre il rischio, no?
Non è per parlare male dei rumeni eh? Per carità, presi singolarmente sono anche brave persone. Purtroppo però hanno un loro background evolutivo che non può integrarsi con il nostro. Sono mentalità e stili di vita diversi, incompatibili.
Qual è la morale? uhm... ah sì: la galera deve essere dura! Dura e sicura!
Anzi: tutti i carcerati devono pagarsela la galera, non stare dentro a oziare e rimuginare per mesi su come vendicarsi o su come fregare chissacchì. Il carcerato deve produrre, deve lavorare, sia per pagarsi la detenzione, sia per mettere in pratica veramente lo scopo primario del carcere, ovvero la riabilitazione.
Un carcerato che passa mesi o anni a pensare e a incazzarsi silenziosamente, quando esce è una mina vagante innescata e moto pericolosa. Invece se gli diamo modo di lavorare, di costruirsi una base su cui ricominciare e, soprattutto, gli diamo modo di non diventare più bestia di quello che era già, allora sì che il carcere avrà un senso. Anche per le tasche del cittadino onesto che paga le tasse, e che paga il loro soggiorno nel centro benessere carcerario. Mi vien quasi voglia di farci un salto...

Difesa della proprietà

Perché i ladri possono permettersi di entrare in casa mia e farla franca sia che io non me ne accorga, sia che io li scopra e li massacri di botte?
Perché non sono libero di difendere la mia casa con i sistemi che ritengo più opportuni?
Il malvivente ha scelto di venire da me, ne ha accettato i rischi e le eventuali conseguenze. Eppure, se io lo becco in salotto che mi svaligia, devo stare pure attento a come gli parlo, perché se gli girano le palle mi denuncia pure per calunnia.
Avrò il diritto di spaccargli il culo a quel testa di cazzo o no?
E invece no, io non posso toccarlo. Posso solo lasciarlo fare e, al limite, andare in cucina e preparargli un caffè, sperando di non infastidirlo troppo se gli chiedo se lo preferisce normale o decaffeinato.
Se gli sparo ci passo i guai. Eccesso di legittima difesa, omicidio... guai infiniti
Se lui, invece, mi spacca le ossa e mi violenta una figlia, ammesso che riesca a finire in galera, se è uno straniero sarà certamente una sorta di vacanza qui rispetto al tipo di carcere che meriterebbe o che subirebbe nel suo Paese.
Sarebbe ora di permettere a ciascuno di noi di difendersi come meglio crede, come Natura comanda. Morte tua, vita mia. Se hai fame mi bussi alla porta e mi chiedi un piatto di pasta. Se ce l'ho, te l'offrirò volentieri. Se scegli di entrare in casa mia senza permesso, io devo poter essere libero di disporre della tua vita, perché non è più tua, perché hai scelto di giocartela nel momento esatto in cui l'hai pensato. Che vinca il migliore!